La gloria di Van Gogh by Natahalie Heinich

La gloria di Van Gogh by Natahalie Heinich

autore:Natahalie Heinich [Heinich, Natahalie]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-06-19T22:00:00+00:00


L’inflazione della notorietà

L’acquisto apre lo scarto che manifesta il ritardo che richiama il riscatto: questa inflazione del debito tramite il calcolo dell’ingiustizia mette ben in evidenza la circolarità delle cause e degli effetti. Questa appare meglio ancora nella quarta conseguenza del fenomeno monetario - dopo il senso di mistero, di falsificazione e d’ingiustizia - che è l’inflazione della notorietà attraverso gli atti di ammirazione: atti che fanno la notorietà che a sua volta fonda l’ammirazione. Così la celebrità di Van Gogh aumenta con la pubblicità data ai record di prezzi, mentre questi record si alimentano della celebrità che appare quindi tanto come causa quanto come effetto dell’inflazione monetaria. Che Van Gogh sia comprato tanto più caro quanto più è conosciuto è un fenomeno classico della «dinamica cumulativa» in una economia della rarità dove un bene è tanto più richiesto, quindi difficile da ottenere, quanto più è ambito da numerosi acquirenti potenziali; ma a questo si aggiunge che è tanto più conosciuto quanto più suscita dei prezzi che fanno scalpore41.

Se dunque il mistero della fiammata dei prezzi porta alla denuncia della speculazione, risarcimento dell’ingiustizia e notorietà dell’artista, l’espressione della denuncia, il saldo del debito e le manifestazioni della notorietà contribuiscono al rincaro delle opere. Ma ciò che esclude questa filiazione insieme tautologica ed inflazionistica del valore, è che essa sia legata alle qualità intrinseche degli oggetti scambiati: esclusione per principio «scandalosa» per la logica economica ordinaria sebbene governi il mercato dei beni rari o unici42. Rimane allora da chiedersi se il senso di mistero non sia come il segno profondo lasciato dall’assenza di valori oggettivi - poiché vi è «mistero» solo se vi è convinzione che vi sia un legame con i valori «naturali» dell’arte o del mercato. Ma se i valori con cui si sostiene la costruzione dei prezzi sono determinati dalle operazioni stesse che fanno i prezzi ed i valori, allora manca effettivamente qualcosa di fisso a cui agganciare la valorizzazione dell’oggetto. Di modo che la denuncia della «mancanza» (di lucidità, di onestà, di considerazione), esattamente come lo sforzo di restituzione, in denaro o in parole, di ciò che è «mancato» all’artista, possono essere letti come altrettante reazioni all’assenza di questo valore «mancante», poiché costruita dalle gesta stesse che la misurano - come ne testimonia l’inflazione dei prezzi.

Per rendere conto della valorizzazione monetaria di Van Gogh, si è dunque dovuto capire il senso di mistero che gli è connesso, piuttosto che spiegare il mistero stesso; e, correlativamente, liberarne gli effetti piuttosto che le cause - o, piuttosto, la loro indissociabilità. Quindi, alla nozione spesso invocata di irrazionalità del mercato dell’arte, conviene sostituire la messa in evidenza di una razionalità pluricausale, giudicabile da parecchie categorie di spiegazione - tanto è vero che la «nozione di causa determinante, unica, è pre-scientifica» e che la «pluralità delle verità, scioccante per la logica, è la conseguenza normale della pluralità delle forze»43. Giacché in ogni rialzo e ogni acquisto può intervenire sia la ricerca del piacere estetico quanto del profitto finanziario; la ricerca della



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